Lettera al Presidente Ucchielli in merito al piano di gestione della Riserva del Furlo

Sig. Presidente,

Mentre ci apprestiamo a leggere la bozza del Piano di Gestione della Riserva Naturale Statale della Gola del Furlo, riteniamo comunque opportuno puntualizzare per iscritto le nostre opinioni, dato che l'incontro svoltosi a Pesaro lo scorso venerdì 08- 07- 05 è stato troppo breve (ed anche in ampio ritardo rispetto al periodo trascorso dall' inizio della redazione del Piano della Riserva), per poter affrontare un argomento così complesso e per portare a termine lo scambio di opinioni.

Riteniamo le sue considerazioni e precisazioni sulla coscienza che ognuna delle parti deve avere circa il proprio ruolo effettivo, una ulteriore conferma circa il ruolo unilaterale di guida della Provincia prescrivendo volontariamente agli altri un ruolo solo consultivo senza nemmeno lasciare uno spiraglio politico ad una futura possibile migliore partecipazione degli altri soggetti (in primis le associazioni ambientaliste) alla gestione della Riserva .

Rimaniamo comunque poco soddisfatti anche da quanto ci ha riferito sulle Vs difficoltà ad avere un rapporto costruttivo con il Corpo Forestale dello Stato; noi crediamo che il recupero di un rapporto di collaborazione spetti senz'altro alla politica, ed è per questo che auspichiamo una sua chiara posizione su uno degli argomenti che ci trova, oggettivamente, da sempre in altre posizioni rispetto alla sua.

Riteniamo tuttavia, che nonostante i limiti imposti dalle leggi alle varie parti, la politica riesca a trovare (se lo vuole) sempre un modo per seguire la propria via e per emergere, come testimoniano infiniti esempi.

Crediamo che la Riserva Naturale Statale del Furlo costituisca un vero e proprio perno, geografico, ambientale e culturale, il quale non può essere lasciato volontariamente in una sorta di limbo gestionale, nel quale nulla accade a causa di apparenti incomprensioni tra i vari organismi dello Stato delegati o preposti alla gestione.

Se analizza (come avrà senz'altro fatto) le richieste fattele nel corso della succitata riunione, si renderà conto che abbiamo chiesto soltanto la realizzazione di quelli che sono gli elementi funzionali minimi per un'area protetta, tra l'altro ricompresi in quelle norme di salvaguardia, fino ad oggi in gran parte disattese, che sono la colonna portante del decreto istitutivo della Riserva. Elementi senza i quali la stessa, in realtà, non esiste.

Quindi, evidentemente, riteniamo che allo stato attuale tali elementi non siano in essere. Da qui la nostra forte insoddisfazione, che peraltro trae ulteriore alimento dall'apparente sottovalutazione e disinteresse con cui questo Ente ha finora gestito i rapporti con le Associazioni Ambientaliste di questa Provincia, attraverso i riferimenti politici che l'Ente ha nella gestione della Riserva.

Gestire un'area protetta come quella del Furlo, secondo noi, è più semplice che gestire altre più grandi aree, all'interno delle quali vi sono centri abitati con centinaia di residenti, proprietà private prevalenti e quant'altro possa concorrere a creare oggettiva conflittualità. Nell'area del Furlo, invece, la quasi totalità delle proprietà è demaniale, e all'interno dell'area protetta vivono poche decine di persone. Per quale motivo allora, la Provincia che dispone anche di uno staff tecnico di alto livello, non riesce a gestire e dare la giusta visibilità ad un sito di importanza europea? E' una situazione irrisolvibile? Noi pensiamo di no e crediamo che non le manchino le possibilità di dare il giusto impulso alla questione Furlo.

Per quanto attiene alla eventuale condivisione o meno del Piano di Gestione, ci riserviamo, dopo attenta e oculata lettura del documento, di rilevare criticità e quant'altro, e qualora non fossimo d'accordo con quanto proposto, trasmetteremo le nostre osservazioni per iscritto nei modi e nei termini di legge durante il periodo di pubblicazione del Piano.

Problemi quali il bracconaggio, la gestione della rete stradale, il funzionamento di attività minimali che testimonino l'esistenza in vita della Riserva (non ultimo la creazione di un Ufficio tecnico-amministrativo) dedicato esclusivamente alla Riserva), a nostro avviso possono essere risolti anche prima dell'adozione del Piano di Gestione e senza particolare dispendio di soldi e di energie. Il primo problema, in particolare, può senz'altro essere contenuto da subito entro limiti più bassi degli attuali.
Riteniamo sia solo una questione di volontà. Valuteremo questa volontà che finora, a nostro avviso, non c'è stata. Se l'Amministrazione intende avere un rapporto costruttivo e di collaborazione con il movimento ambientalista, questa è l'occasione per dimostrarlo. Diversamente, trarremo le debiteconseguenze.

Distinti saluti

Ass.ni

Lupus in Fabula
WWF Marche
Lega Ambiente circolo di Urbino
A.ss.ne Argonauta Fano
Greenpeace GdA Urbino
Federazione Pro Natura Marche


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